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Uno scalpitio di zoccoli esplose sui ciottoli davanti l’uscio.Uno schianto! Nessun preavviso, non ci fu più tempo. Lo spavento investì i giovani coniugi quando le guardie irruppero nella casupola sfondando il battente. Berta rimase paralizzata, ferma a piè sospeso tra il focolare e il tavolo, con in mano la zuppa di cavolo che serviva per cena a Raniero. Non si mosse mentre i tre cavalieri armati di spada e catene prendevano di forza il suo sposo e lo portavano fuori. Fu tutto un attimo, nemmeno il tempo di un urlo. Attonita guardava la tragedia che si consumava davanti ai suoi occhi, mentre la scodella fumante le ustionava le mani e, d’un tratto, un posto a tavola era vuoto. Quelli erano i cavalieri dei signori da Montagnon; aveva riconosciuto lo stemma ricamato sui loro mantelli. In quel frangente la sua vita finiva, portata via dall’onda violenta piombata nella sua piccola cucina e risucchiata dallo sventolio dei mantelli. Quei soldati le rubavano il centro di gravità delle sue giornate,scomparendo nelle tenebre della notte imminente. Raniero non c’era più. ![]() |